Tab Article
Tra gli anni '50 e i primi '60 un gruppo sparuto di giovani nato agli inizi degli anni Trenta che privilegiavano la libertà del sogno e dell'immaginazione, partecipò in Lucania al movimento della cultura per il risveglio della provincia meridionale dopo la liberazione delle campagne, prima di disperdersi nell'emigrazione sotto la spinta di uno sviluppo impetuoso e violento che aveva investito le regioni del Sud. Dopo tanti anni, uno di loro, durante un viaggio di ritorno nella propria terra attraverso un paesaggio che gli è familiare, ripercorre nella memoria i luoghi dell'infanzia operosa, l'esperienza del dopoguerra e della scuola, i cenacoli precoci con compagni di strada più grandi di lui, la solitudine dei paesi, l'incontro con intellettuali e artisti che avevano fatto una scelta di speranza. La scoperta del "partito" come punto di riferimento culturale e morale e la rivelazione dell'arte vissuta come un destino, lo avrebbero fatto scappare via dalla sua terra che sembrava senza via d'uscita, prendendo il cammino sofferto della liberazione e insieme dell'esilio.